La donna di picche e il diritto di avere la faccia triste
Sabato 25 maggio 2013 • Post di Mariano Tomatis
Ci sono dettagli che ti passano sotto gli occhi un'infinità di volte — troppe perché tu possa accorgertene. Poi arriva qualcuno che te li fa notare, e la prima cosa che ti viene in mente è di metterli nero su bianco. In questo caso, a beneficio di chi — come i lettori di questo blog — rivendicano il diritto di avere la faccia triste.
Ieri Silvia ha assistito a uno spettacolo di magia, e dopo aver raccolto una carta da gioco, le ha dedicato qualche riga su Facebook:
Ho sempre provato molta più simpatia per la donna di picche che per quella di cuori. Non deve essere bella per forza, soddisfare aspettative, subire la continua scelta quando chiedono: «Pensa a una carta.» La donna di picche è quella che è. Con le occhiaie e il diritto di avere la faccia triste.(1)
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(1) Silvia Bianco, post Facebook del 25 maggio 2013.
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