Il teschio di clown di Vik Muniz
Sabato 10 novembre 2012 • Post di Mariano Tomatis
Si è preso un colpo di pistola per sbaglio, e con il risarcimento milionario che ha ricevuto, ha potuto esaudire un sogno: trasferirsi a New York e diventare artista a tempo pieno.
È la curiosa storia di Vik Muniz, scultore brasiliano che ama definirsi "illusionista a bassa tecnologia".
In questi giorni, nell’ambito della mostra Freedom not Genius che raccoglie alcune opere della Murderme collection di Damien Hirst, è esposto a Torino il suo teschio di clown.
L’incrocio ambivalente tra il richiamo funebre e la vitalità della risata è il risultato di un’ironia che contraddistingue molte delle opere di Muniz.
L’umorismo è uno strumento eccezionale perché permette di abbassare le difese dello spettatore e presentargli le idee più bizzarre.
Vik Muniz (2012).
Image by Vik Muniz «Clownskull (Vulgaris)» (1990-1993).
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