COME SCOPRIRE CON LA MATEMATICA TUTTI I SEGRETI DEL PARANORMALE

10 aprile 2010

Tra la Sindone e John Cage

In questi giorni Torino è in fermento: sabato 10 aprile si apre la solenne ostensione della Sindone, e per "restare sul pezzo" dobbiamo trovare qualcosa che leghi numeri, Sindone e magia. Ci offre uno spunto irresistibile Giovanni Imbalzano, che ha preso una fotografia del volto della Sindone...

...l'ha convertita in grandi quadretti grigi (pixel)...

...e ad ognuno ha associato un numero, proporzionale alla luminosità di ogni pixel.

Ogni numero è stato quindi trasformato in una nota musicale, e il volto della Sindone è stato... suonato!

Si è prestato alla singolare esecuzione Paolo Tarallo, musicista del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Cliccando qui è possibile ascoltare o scaricare il file MIDI della zona del mento dell'Uomo della Sindone.

John Cage andrebbe fiero di due discepoli come Imbalzano e Tarallo, che hanno saputo incarnare artisticamente il pitagorismo e l'idea che tutto sia numero. Come scriveva Piergiorgio Odifreddi,

Se Pitagora aveva ragione, l'elettronica non è una smaterializzazione del mondo, ma un ritrovamento della sua vera essenza numerica. Io tendo a condividere questa idea di Pitagora, che l'essenza dell'universo sia di natura numerica. Quanto alla genetica, anche il DNA si basa su un principio molto simile: le istruzioni sono scritte in un linguaggio di quattro lettere, invece che solo di due, ma l'essenza è la stessa. L'essenza della vita è informazione, e l'informazione è riducibile ai numeri.(1)

Paolo Tarallo concorda con la straordinarietà dell'operazione:

La traduzione in musica del volto dell'Uomo della Sindone costituisce indubbiamente, nella storia dell'arte musicale e della sua produzione, un caso singolare e straordinario. [...] Tutta la musica prodotta dall'uomo è sempre stata frutto della sua creatività. Per la prima volta invece ci troviamo di fronte a qualcosa che è musica, ma che l'uomo non ha né pensato né scritto.(2)

Purtroppo Imbalzano non è un artista di avanguardia, non frequenta l'Oulipo né lo si vede spesso ai rave party: si tratta, infatti, di un insegnante di scuola superiore (che incidentalmente presiedeva la commissione esaminatrice durante il mio esame di maturità) che ha scelto come palcoscenico per la sua performance sindonico-musicale... il III Congresso Nazionale di studi sulla Sindone "La Sindone e la Scienza" (sic), organizzato dal paludatissimo Centro Internazionale di Sindonologia. E non come un piacevole intervallo musicale, ma nella forma di un serioso intervento tra l'anatomopatologo forense e il numismatico assiro-babilonese.

Ecco la prima parte dello "spartito", espresso in termini matematici:

L'articolo accademico (?!) che ne è seguito si intitola "Missaggio della Sindone"(3) e contiene chicche di questo tenore:

Un perfezionamento che potrebbe pur sempre apportarsi consiste nella scelta dello strumento, o del timbro musicale, che si può tuttavia restringere in relazione alla accettabilità delle note da riprodurre [...] La mia preferenza [...] è andata per un suono che, dopo un soffio di tromba, si inerpica come un violino e finisce per sostenersi come un organo, con un colorito solitamente efficace. [...] Il risultato musicale dello studio che ho condotto può farci meglio riflettere sulla genuinità del presente reperto (sic) [...] Nel frattempo la Sindone, che come uno specchio non più tanto silenzioso racconta ciò che i due testimoni avevano visto, rappresenta essa stessa una autentica e autonoma testimonianza.

Anche questa è Sindonologia.

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(1) Cit. in http://www.adolgiso.it/enterprise/piergiorgio_odifreddi.asp

(2) Paolo Tarallo, "Problemi di traduzione musicale del volto dell'uomo della Sindone" in Pietro Coero-Borga e Gaetano Intrigillo (a cura di), La Sindone, Edizioni Paoline, 1986.

(3) Giovanni Imbalzano, "Missaggio della Sindone" in Pietro Coero-Borga e Gaetano Intrigillo (a cura di), La Sindone, Edizioni Paoline, 1986.

Questo post è stato pubblicato da Mariano Tomatis il 10 aprile 2010 nella categoria NUMEROLOGIA

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