ciclotimia

cos’è?

È un disturbo dell’umore. Chi ne soffre, vive frequenti sbalzi emotivi che alternano esaltazione e depressione. È una forma blanda di disturbo bipolare.

 

si può guarire?

No, ma offre svariate opportunità da non lasciarsi sfuggire: le fasi ipomaniacali portano rigogliosi spunti creativi e notevoli vantaggi sociali a chi ne soffre.

 

perché un blog?

Pur colpendo 1 individuo su 100, la ciclotimia è poco nota. Questo blog offre un contesto narrativo a supporto di chi si trova a gestire tale disturbo nel quotidiano.

 

Il Manifesto degli introversi di Susan Cain

Lunedì 29 ottobre 2012 • Post di Mariano Tomatis


Chi soffre di ciclotimia è costretto ad affrontare periodicamente periodi di profonda introversione. Nei momenti bassi, chi è ciclotimico preferisce un buon libro a una serata con gli amici e un bagno caldo a una notte in discoteca. Come conciliare tale condizione con una società che sembra premiare solo chi è più estroverso, competitivo ed egocentrico?

Qualche idea la suggerisce Susan Cain nel suo Quiet, appena pubblicato per Bompiani e dedicato al "potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare" - come recita il sottotitolo.

La scrittrice statunitense invita chi è chiuso in se stesso ad alzare la testa e ribellarsi alla tirannia degli estroversi, valorizzando le peculiarità di tale condizione e raccontando storie di introversi che non hanno dovuto tradire la loro più intima natura per avere successo. Recentemente la Cain ha raccontato il suo percorso da una timidezza riluttante a una timidezza orgogliosa nel corso di una conferenza al TED e creato il "Manifesto degli introversi", che sta conquistando viralmente il web. Eccolo qui di seguito.

Manifesto degli introversi


1. Esiste una definizione per “quelli che stanno troppo rintanati nella loro testa”: pensatori.

2. La nostra cultura ammira giustamente chi sa rischiare. Ma ora, più che mai, abbiamo bisogno di chi sa riflettere.

3. La solitudine può essere un catalizzatore dell’innovazione.

4. Gli sms hanno preso piede perché, in una società altamente estroversa, tutti fremono per una comunicazione asincrona, che non sia faccia a faccia.

5. Se vostro figlio preferisce lavorare in autonomia e socializzare con una persona alla volta, non c’è niente di male: semplicemente non corrisponde al modello standard.

6. La prossima generazione di introversi può e deve crescere nella consapevolezza della propria forza.

7. A volte fare il finto estroverso può servire. C’è sempre tempo per essere introversi.

8. Nel lungo periodo, però, essere onesti con il proprio temperamento è la chiave per trovare un lavoro da amare e che abbia significato.

9. Ognuno può brillare, sotto la giusta luce. Per alcuni è un riflettore di Broadway, per altri una lampada da tavolo.

10. Un nuovo rapporto autentico vale di più di una manciata di biglietti da visita.

11. Non c’è niente di male ad attraversare la strada per evitare una chiacchierata del più e del meno.

12. “Leadership introversa” non è un ossimoro.

13. Il desiderio universale di paradiso non ha tanto a che fare con l’immortalità, quanto con l’augurio di un mondo in cui tutti siano sempre gentili.

14. Se lo scopo della prima metà della vita è mettersi in gioco, quello della seconda metà è dare un senso al proprio percorso.

15. L’amore è essenziale, essere socievoli è un optional.

16. Con la gentilezza, si può scuotere il mondo. Gandhi

 

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