Storia del “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario”
Ma qual è il rapporto tra il mesmerismo e la magia dei prestigiatori? Uno dei primi riferimenti alla contiguità tra illusionisti e magnetisti compare nell’incisione “Le magnétisme dévoilé” (1784); ritrae Benjamin Franklin che mette in fuga i mesmeristi mostrando loro la sentenza della Commissione reale contraria al magnetismo animale. In basso a sinistra, i mesmeristi lasciano dietro di sé bussolotti e palline da illusionista. Da quando l’abate Faria nel 1825 inizia a esibirsi nei teatri proponendo spettacoli pubblici di magnetismo, agli occhi del pubblico la distinzione tra magnetizzatori e prestigiatori diventa sempre più sfumata. Come spiega Clara Gallini, «Per quanto i magnetisti più seri avvertissero i rischi di confronti e contaminazioni — doveva essere sotto gli occhi di tutti l’evidenza palmare che esisteva un’altra serie di spettacoli, in cui l’eccezionale, l’impossibile, l’incredibile ma vero entravano trionfalmente in scena. […] È quel mondo di facitori di “prestigi” e “illusioni” che, per quanto di antichissima origine, aveva trovato nuova divulgazione, nuovi spazi scenici e anche nuovi modi di espressione proprio a partire dalla fine del Settecento, per continuare i suoi fasti per tutto l’Ottocento.» (continua) |
||||||||||||||||
2015 “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” a cura di Mariano Tomatis e Wu Ming | CREDITS |