Storia del “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” Nel 1785 Bergasse esce dalla “Società dell’Armonia” in polemica con Mesmer, accusandolo di sfruttare il magnetismo animale a scopo di lucro. Secondo l’avvocato lionese, i magnetisti hanno il dovere di divulgare i segreti della dottrina a beneficio dell’umanità. A questo scopo, Bergasse organizza letture pubbliche sul mesmerismo e si converte alla causa rivoluzionaria, approfondendo i risvolti militanti del magnetismo animale. Un giorno confida a Jean-Pierre Brissot che è necessario riunire gli uomini col pretesto degli esperimenti di fisica, «quando il vero scopo è di abbattere il dispotismo» (qui).
Un tempo “fare la fisica” significava occuparsi in maniera vaga di magia, senza riferimenti all’ambito teatrale, spiritistico o paranormale. Che aspetto avrebbero degli ipotetici “Cahiers de Magnetisme Révolutionnaire” compilati in occasione delle riunioni dei mesmeristi che facevano capo a Bergasse? Quali esperimenti magici avrebbero proposto? A quale epica avrebbero fatto riferimento i loro esperimenti? Per far rivivere tali incontri (in una consapevole deviazione ucronica) ho recuperato a Lione la riproduzione di alcuni quaderni che raccoglievano gli “esercizi rivoluzionari” proposti dai magnetisti eresiarchi. La rilettura (e la riscrittura) in chiave moderna di tali documenti è il sostrato narrativo dell’odierno “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario”. (continua) |
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2015 “Laboratorio di Magnetismo Rivoluzionario” a cura di Mariano Tomatis e Wu Ming | CREDITS |