Il 25 dicembre 1910 P. T. Selbit ha presentato per la prima volta in America i quadri spiritici del Dottor Wilmar al teatro Keith’s Columbia di Cincinnati (Ohio). Lo spettacolo ha suscitato un notevole interesse ed è stato definito la più inspiegabile e misteriosa messa in scena mai portata a Cincinnati. È relativamente facile produrre immagini spiritiche in una stanza buia e silenziosa, dov’è riunito un gruppo di persone tese e facilmente impressionabili, radunatesi in circostanze tristi nell’attesa che si manifesti qualcosa di indefinibile; ma richiede un impegno illusionistico ben diverso produrre su tele bianche, in piena luce, dipinti celebri scelti dal pubblico. Questo bellissimo spettacolo è stato inventato dal Dottor Wilmar (al secolo William Marriot) ed è presentato da P. T. Selbit, uno dei più abili prestigiatori inglesi, già editore di The Wizard. Selbit ha presentato i dipinti spiritici con grande successo in Inghilterra e in Europa negli ultimi sette o otto mesi.
L’immagine qui riprodotta proviene da una fotografia di un quadro spiritico realizzato in occasione di uno spettacolo per la stampa al London Pavilion l’estate scorsa. L’inviato di un giornale ha chiesto che venisse materializzata la famosa Venere Rokeby. È stata scelta una tela bianca, collocata in una cornice con una luce brillante alle spalle, e il bellissimo quadro qui raffigurato ha fatto lentamente la sua comparsa. Con una modalità chiaramente ludica, gli “spiriti” hanno aggiunto in un angolo il ritratto dell’artista Velázquez.
Il segreto di questo bellissimo effetto è semplice, come per ogni buona magia, ma non è mia intenzione svelarlo. Selbit sale sul palco sotto i riflettori e invita i presenti a raggiungerlo per esaminare le tele bianche. Possono sceglierle e segnarle a loro piacimento e possono rimanere sul palco fino alla fine della performance. Viene quindi chiesto al pubblico se desidera che venga prodotto un quadro in particolare o se preferisce un esemplare qualsiasi di un artista a scelta, vivo o morto. Per aiutarli nella scelta, vengono esposti dei pannelli su cui compaiono i nomi di molti pittori famosi e i titoli delle loro opere più note. Il pubblico non è comunque vincolato a questo elenco, e può avanzare richieste ad hoc.
Quando tutto è pronto, la “seduta spiritica” ha inizio, e in piena vista del pubblico inizia ad apparire l’immagine desiderata, che in cinquanta/sessanta secondi viene completata. L’uso come complemento scenico di una musica lenta crea sempre un effetto strano e inquietante, ed una sensazione di sconcerto pervade l’auditorium quando l’immagine inizia a materializzarsi in obbedienza al comando di Selbit. Le immagini sono rifinite e presentano una ricchezza di colori, sfumature e dettagli davvero sbalorditiva. Chi vuole ispezionare la scena può passare sotto il cavalletto e tenere la mano dietro la tela mentre si forma l’immagine, che resta sempre in vista senza che si noti alcunché di sospetto. Una potente luce ad arco illumina la tela dal retro per tutto il tempo.
Fonte: William R. Grace, “Dr. Wilmar’s Spirit Paintings” in Magic. The Magazine of Wonder, gennaio 1911, pp. 94.5.
Diego Velázquez, Venere Rokeby, 1648 (National Gallery di Londra).
Gustavo Rol di fronte a uno dei sui quadri spiritici.
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