Quando Jane O’Key inizia a insultare medici e politici, la platea la osserva in religioso silenzio.
Altrove, per un attacco così violento sarebbe finita sotto processo – ma nelle cliniche in cui si pratica il magnetismo animale, una donna del popolo può inveire contro ricchi e potenti senza patire brutte conseguenze. Mentre la ipnotizza, il dottor John Elliotson un po’ si vergogna; la donna gli è sfuggita di mano e quei vituperi offendono molti dei suoi colleghi in quella stanza.
John Elliotson (1791-1868).
Una parte di lui si chiede invece se quella sfrontatezza non dimostri – più di ogni altra cosa – l’efficacia del fluido magnetico nello sprigionare impulsi psichici profondi.
Raccontando la febbre per il mesmerismo scoppiata nel Regno Unito negli anni Trenta dell’Ottocento, in Mesmerized. Powers of Mind in Victorian Britain (1998) Alison Winter mette al centro le ripercussioni del magnetismo animale sulle questioni di genere, di razza e di classe, suggerendomi la possibilità di adottare lo stesso sguardo sulle vicende che avrei ricostruito in Incantagioni.
L’autrice denuncia la mancanza di voci che raccontano il magnetismo dal basso:
Non abbiamo accesso a ciò che pensavano di Elliotson gli amici di [Jane] O’Key perché erano esclusi dalle pubblicazioni che pubblicizzavano gli eventi e dai luoghi come il teatro anatomico dell’University College Hospital, dalle riviste di medicina e dalla stampa. [...] Persone del genere dovevano essere l’oggetto delle indagini e delle riforme sociali, non certo i protagonisti impegnati nelle stesse. (1)
Dall’alto della posizione sociale occupata e del livello di istruzione, medici e luminari
escludevano di proposito quelle categorie di persone che ritenevano volgari e superstiziose. (2)
In quello scontro tra classi, non c’è da stupirsi se Jane O’Key e sua sorella Elizabeth tentassero forme di sovversione che impiegavano scurrilità e sguaiataggine.
In uno dei passaggi del libro che hanno maggiormente influenzato il mio lavoro, Alison Winter spiega che con l’arrivo del magnetismo
il mondo della medicina si trovò temporaneamente gambe all’aria mentre le pazienti, in apparenza passive e sotto l’impero di forze naturali, prendevano sempre più controllo della scena di cura. Ora erano i soggetti sotto osservazione a dirigere gli esperimenti; le pazienti avevano soppiantato i dottori; i soggetti degli esperimenti si dimostravano in possesso di conoscenze che superavano quelle degli osservatori. (3)
Alison Winter (1965-2016).
L’autrice condensa la questione in poche righe che hanno rappresentato un faro, nel corso della mia scrittura di Incantagioni:
Basta uno sguardo alla crescente confusione nelle cliniche per accorgersi che i soggetti mesmerici stavano tracciando – in stato di sonnambulismo (o forse di iper veglia!) – la loro strada verso una vera e propria insurrezione. (4)
Negli spettacoli di illusionismo, le donne vengono segate, schiacciate, torturate tra gli applausi: il loro corpo è un oggetto passivo su cui infierire. Ma è così da sempre? In cerca di scenari alternativi, sono partito per incontrare sei veggenti che hanno trovato nel mentalismo e nella magia strumenti di emancipazione.
Il mio diario di viaggio è ora un dossier di 500 pagine in due volumi: Incantagioni (NERO Editions 2022) e Incantagioni. Il dossier (Mesmer 2022) raccontano la storia epica e gaglioffa di sei donne che hanno rifiutato di finire sotto la sega del mago, ribaltato il tavolo e usato il potere della magia nell’ottica di un originale transfemminismo psichico.
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1. Alison Winter, Mesmerized. Powers of Mind in Victorian Britain, University of Chicago Press, 1998, p. 104.
2. Ibidem.
3. Winter 1998, p. 105.
4. Ibidem.
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