Il 18 luglio 2018 Mariano Tomatis terrà la nona e ultima lezione di mentalismo dell’anno 2017/2018 riservata ai soci del Circolo Amici della Magia di Torino (vedi il programma del mese). Tema dell’incontro sarà la “formula di Paul Curry”, ovvero la tecnica con cui Gustavo Rol era in grado di indovinare (e far indovinare) il colore delle carte da gioco. Nel corso della serata Mariano presenterà in anteprima la riedizione del suo libro ROL Realtà O Leggenda? (2018).
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Qui di seguito, la presentazione della serata.
Nel 1952 Dino Segre “Pitigrilli” chiede a Gustavo Rol come abbia scoperto di essere un sensitivo; l’uomo si confida:
È andata così: a Marsiglia prendevo i pasti in una pensione di famiglia, dove era mio vicino di tavola un signore taciturno, che non rivolgeva la parola a nessuno, non rispondeva, salutava appena; leggeva giornali e libri polacchi e non si sapeva che mestiere facesse. Un bicchiere rovesciato mi diede l’occasione di dirgli finalmente qualche parola. Uscimmo insieme. Gli parlai delle mie letture di contenuto spirituale, religioso. Rise: “Dio non esiste”, mi disse. […] Tornati a casa, mi fece assistere ad alcuni esperimenti per mezzo delle carte. […] Mi insegnò a riconoscere, col semplice passaggio delle mani, il colore di tutto un mazzo di carte rovesciate. (1)
Fotografia tratta dall’articolo di Furio Fasolo, “Il signor Rol, mago”, Epoca, 24.2.1951.
Volendo che anche Pitigrilli sviluppi la stessa abilità, Rol gli spiega che la chiave è
immaginare un piano tutto verde, come un prato senza alberi, senza particolari che turbino l’uniformità del verde; immagina di essere sommerso in un’immensità di vernice verde. (2)
Lo scrittore ci prova e ci riesce diverse volte, ma a condizione che Rol sia presente; più tardi confesserà:
Come apprenti sorcier non valgo niente. Quando ero assistito da Rol ho fatto anch’io delle cose spettacolose, ma da solo nulla mi riuscì. […] Le formule ripetute in presenza di Rol e davanti a testimoni mi fecero realizzare dei prodigi. Ma quando ero solo, in casa mia, il risultato fu totalmente negativo. Le formule di Rol, senza Rol lasciano le cose come sono. (3)
Il punto è che il verde non basta; per indovinare (e far indovinare) il colore di tutte le carte serve la formula di Paul Curry. L’illusionista l’ha messa a punto dieci anni prima e in pochi la conoscono; gli altri, esterrefatti, ragionano come Pitigrilli:
Indovinare il colore di una carta […] può essere una fortunata combinazione […] [e] non ha nulla di soprannaturale. […] Se la probabilità di indovinare un colore su due è rappresentata da uno diviso due, la probabilità di indovinare il colore delle 52 carte di Rol è rappresentata da 1 : 499 seguito da tredici zeri. […] Disponete due carte, una rossa e una nera, capovolte sulla tavola, e passateci sopra la mano, alla distanza di quattro centimetri circa, e cercate di indovinare il colore; se vi riesce una volta su due, se ne indovinate 26 su 52, la cosa non è strana. È normale. Ma se ne indovinate 27, 28, 29… continuate. Siete sulla via di indovinarle tutte 52. E allora vedrete che il verbo indovinare è improprio e disadatto. (4)
Pochi mentalisti ricevono feedback dettagliati da parte di chi ha assistito ai loro esperimenti. Rol fa eccezione, perché milioni di parole sono state spese per raccontarne i prodigi; quelle di Pitigrilli, in particolare, rivelano con efficacia il senso di onnipotenza che un grande effetto di mentalismo può produrre:
Non so se faccio bene a dirlo, ma la fiducia nei primi successi vi infonderà la fede che, se si fissa il dente di un cane e si vuole intensamente che diventi un diamante… (5)
1. Pitigrilli, Gusto per il mistero, Sonzogno, Milano 1954, pp. 87-8
2. Pitigrilli 1954, p. 89.
3. Pitigrilli 1954, pp. 89-90.
4. Pitigrilli 1954, pp. 93 e 97.
5. Pitigrilli 1954, p. 97.
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