Dopo aver letto il nostro libro L’arte di stupire (Sperling & Kupfer 2014), l’attore Davide Riondino ha commentato: «Voi avete lo sgurz.» Che cosa sia lo “sgurz” lo abbiamo spiegato qui: si tratta di una “sostanza magica” in grado di portare a galla limiti e infamie del Capitalismo.

Nell’ottica di fornire esempi concreti di “sgurz” in azione, siamo ben felici di pubblicare l’email di un lettore che vuole condividere la sua ultima magic experience.

Leggendo L’arte di stupire mi ha colpito l’idea che la generosità possa essere un ingrediente “magico” – tanto quanto un filo invisibile o un mazzo di carte truccato: la nostra società è così poco abituata alla gentilezza che quando si fa un regalo disinteressato, la reazione è veramente magica. Non ci avevo mai pensato, e scoprire che questo disinteresse si chiama “sgurz” mi ha profondamente ispirato: non vedevo l’ora di avere l’occasione di mettermi alla prova come “mago sgurz”!

Avevo questo in mente, l’altra settimana, quando una collega mi ha detto che avrebbe accompagnato il figlio a vedere Leo Ortolani a Torino Comics 2015. Grande appassionato del fumetto di Rat Man, il piccolo Pietro avrebbe pagato oro per un autografo di Leo. Pur avendo quasi trent’anni di differenza, io colleziono le ristampe del fumetto dal primo numero.

Ho chiesto alla mia collega se il bambino avesse già tutta la collezione, scoprendo che Pietro ne aveva soltanto qualche volumetto sparso. Tornato a casa, ho messo in due buste i quasi cinquanta fumetti usciti fino a oggi e la mattina successiva me li sono caricati sullo scooter. Li ho lasciati sulla scrivania della collega per Pietro – e poiché anch’io sono un lettore dei Wu Ming e ho adorato Q, ho scritto su un biglietto poche parole:

Omnia Sunt Communia

seguite dalla mia firma.

La collega mi ha confidato che il bambino, di fronte all’inspiegabile regalo, la sera è scoppiato a piangere: «Ma perché io?! Non mi conosce nemmeno!» si è chiesto incredulo (In effetti io non l’ho mai incontrato, né credo che mi capiterà di incontrarlo.) Poi ha preso carta e penna e mi ha scritto questa lettera.

Mi colpisce la sua idea virale di “continuare la stirpe”: sono felice di condividere la lettera di Pietro con voi, primi ispiratori della mia azione sgurz. Leggere “Omnia Sunt Communia” nella calligrafia di un ragazzino di 11 anni riempie il cuore – e mi costringe ad ammetterlo: cazzo, la magia esiste davvero.

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