Il 10 aprile 2015 l’Università di Warwick organizza una giornata dedicata al fatidico anno “1816” (vai al sito dell’evento).
La mattina dalle 10 alle 13 Franco D’Intino coordinerà un incontro intitolato “Illusione, inganno, artificio” dedicato ai lavori di Coleridge, Hoffmann, Manzoni e Leopardi. Interverranno Fabio Camilletti (Warwick), Gianluca Cinelli (Roma), Gabriele De Luca (Pisa) e Martina Piperno (Warwick). L’incontro si terrà presso il Laboratorio Arata al III piano della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza.
Il pomeriggio dalle 18 alle 20 presso l’Antica Libreria Cascianelli di largo Febo 14-16 condurrò un laboratorio magico dal titolo “L’oracolo di Napoleone”. Qui di seguito la presentazione del mio intervento.
Durante un’esplorazione in Egitto Charles Sonnini – l’Indiana Jones di Francia – trova una mummia che stringe al petto un prezioso papiro. Tornato in patria, consegna il documento a Napoleone I. Tradotto dal geroglifico, l’antichissimo libro si rivela in grado di prevedere il futuro. L’Imperatore non se ne separerà più, consultandolo prima di prendere qualsiasi decisione. Ma davvero i destini della Francia napoleonica furono decisi da sacerdoti egizi vissuti all’epoca di Mosè?
Sebbene del tutto improbabile, il racconto venne elaborato come strategia di marketing e presentato come autentico ai potenziali acquirenti dell’Oracolo dell’imperatore Napoleone I. Nonostante la lezione di Voltaire e Rousseau, attribuire a un libro poteri magici diede un gigantesco impulso alle vendite: il volume fu pubblicato in tutta Europa e ristampato per oltre un secolo.
Ma i suoi segreti erano tutt’altro che mistici: facendo tesoro di una lunga tradizione di libri oracolari, l’Oracolo sfruttava sofisticati trucchi matematici, oggi incorporati nei moderni librogame e usati sul palcoscenico da maghi e mentalisti. Nel corso di una spiazzante lecture show, lo storico dell’illusionismo Mariano Tomatis ne svelerà prodigi e curiosità, illustrandone la parentela con l’I-Ching cinese, coinvolgendo i presenti in letture oracolari personalizzate e passando in rassegna antenati e discendenti del libro napoleonico. Già autore de La magia dei libri (Editrice Bibliografica 2015), Tomatis partirà da una copia dell’Oracolo per condurre i presenti in una psichedelica esplorazione pratica delle tecniche con cui generazioni di autori e legatori “iniettarono” meraviglia nelle loro opere letterarie, invocando dimensioni mistiche attraverso elaborate strategie testuali e strutture matematiche: un’occasione ludica per lasciarsi stupire senza rinunciare al piacere di uno sguardo critico sui meccanismi dell’illusione.
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