Il mio La magia dei libri (Editrice Bibliografica, Milano 2015) è dedicato al book hacking – l’arte di “manomettere” i libri per sprigionare poteri magici. La manomissione più semplice che si possa concepire coinvolge un minuscolo taglio orizzontale su una pagina: la propongono David Wood e Richard Fowler nel loro Funny Bunny’s Magic Show (Transworld Publishers, Londra 2000).
Ci sono due case: quella a sinistra ha i pois rossi, l’altra è ricoperta di strisce blu. Alla base della casa rossa c’è un taglio, attraverso il quale il lettore infila la sagoma di un coniglio (a doppia faccia: sul retro compare la stessa immagine).
Così facendo l’animale sparisce nell’abitazione di sinistra, dicendo al lettore:
Gira la pagina – ma non dimenticare in quale casa sono entrato...
Sulla pagina successiva le stesse case sono riprodotte su due linguette, ma i lettori più giovani non si accorgono che – trattandosi del retro del foglio – ora il coniglio si trova a destra.
Aspettandosi di trovarlo nella casa a pois, il lettore abbassa la corrispondente linguetta, ma – sorpresa! – l’animale è sparito!
Il coniglio riappare misteriosamente nella casa a strisce blu, dando l’impressione di essere passato invisibilmente da una all’altra.
Creando stupore attraverso (1) un taglio e (2) l’illusivo principio di inversione destra-sinistra legato al gesto di voltare pagina, il gioco è un perfetto esempio di book hacking: la sua semplice realizzazione ne fa un’idea perfetta per trascorrere un weekend piovoso tra forbici e pennarelli colorati.
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