Washington 1938. Per prevenire azioni eversive da parte di gruppi clandestini – soprattutto di ispirazione comunista – nasce negli Stati Uniti una commissione investigativa chiamata HCUA (Commissione per le attività antiamericane). Attribuita al dittatore Francisco Franco, l’espressione “quinta colonna” viene usata per definire in senso dispregiativo i traditori della patria.

Nell’ottobre 1940 la rivista per illusionisti Jinx pubblica un gioco di prestigio di Jack Vosburgh ispirato all’attualità politica: si intitola “Quinta colonna”.

Jack Vosburgh, “Fifth Column”, Jinx, N. 114, 12.10.1940, p. 675.

Il mago esordisce citando la commissione e riportando la vox populi:

C’è chi va dicendo che basterebbe disporre in fila casualmente tutti i membri di una comunità e, contando fino a cinque, deportare o internare ogni quinta persona: in questo modo un Paese finirebbe per liberarsi della “quinta colonna”. (1) 

Intanto Vosburgh mescola le carte di un mazzo e ne appoggia 10 in fila sul tavolo, tutte a faccia in giù. Poi inizia a contare da sinistra verso destra e si ferma su ogni quinta carta, togliendola dalla fila e creando con le carte escluse un mazzetto a parte.

Le dieci carte disposte sul tavolo: la prima carta a essere eliminata è la quinta.

Dopo aver eliminato cinque carte esclama:

Se la teoria funziona, dovremmo aver rimosso soltanto camicie nere e lasciato liberi i rossi. (2) 

Le carte eliminate si rivelano effettivamente nere, mentre quelle rimaste in fila sul tavolo sono tutte rosse. Curiosamente, giocando sui risvolti metaforici del colore delle carte, Vosburgh inverte i ruoli della caccia alle streghe: egli individua nella quinta colonna i “neri” e fa sopravvivere gli americani “rossi”!

L’effetto magico – del tutto automatico – si ottiene disponendo le dieci carte in modo che presentino i seguenti colori in sequenza:

È facile verificare, mazzo di carte alla mano, che iniziando a contare da sinistra ed eliminando ogni volta la quinta carta, le prime cinque carte a essere eliminate saranno tutte nere.


Note

1. Jack Vosburgh, “Fifth Column”, Jinx, N. 114, 12.10.1940, p. 675.

2. Ibidem

Tutti i post sono distribuiti con Licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0