Oggi per la prima volta il mago Silvan presenta il suo spettacolo a Torino. Per l’occasione ho recuperato un vecchio articolo a lui dedicato, scritto da Vittorio Balli e Gianni Pasqua e pubblicato su Il prestigiatore moderno.
Che i famosi guaritori delle Filippine fossero più dei prestigiatori che dei santoni, ormai se ne sentiva parlare spesso, ma dal momento che la speranza è l’ultima a crollare, pochi se la sono sentita di accusarli apertamente di ciarlataneria.
E mentre si continuano ad organizzare viaggi in comitiva nelle Filippine e a carpire danaro e buona fede ad illusi e poveretti qualcuno ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto e di accusare i guaritori di essere solo degli abili prestigiatori, o meglio nemmeno poi tanto abili. Scrivemmo proprio in questa pagina che ci sono i veri maghi, quelli che asseriscono di avere un trucco e poi i falsi maghi, che pur avvalendosi di un trucco si dichiarano esseri superiori con doti paranormali. Ma c’è stato un vero Artista, proprio con l’A maiuscola, che in una trasmissione televisiva, andata in onda il 27 Maggio scorso, ha denunciato prove lampanti alla mano, anzi alla moviola, come i guaritori delle Filippine siano proprio solo dei prestigiatori e quindi secondo la nostra teoria dei falsi maghi. Quest’uomo di spettacolo, come si definisce lui stesso, nella sua seria professionalità guarda caso é un prestigiatore, guarda caso é il più grande prestigiatore italiano del momento e uno dei più grandi del mondo, guarda caso é il Presidente Onorario della nostra associazione, guarda caso si chiama Silvan. Il che dice tutto.
Fotografie tratte da Silvan, I miei giochi più belli, Sperling & Kupfer, Milano 1977.
Quale personaggio poteva essere più autorevole per smascherare gli imbroglioni della buona fede, i mistificatori del dolore? Nessuno. Forse a qualcuno il nostro amico Silvan ha dato una disillusione, forse ha tolto una speranza, ma quale più cattiva illusione e speranza di quella carpita con l’inganno. Tutti sappiamo che il primo imbroglione é nato con il primo credulone e che quindi finché ci saranno creduloni ci saranno imbroglioni, ma coloro che sanno hanno il dovere di denunciare l’imbroglio. Pensate che Silvan, dopo che aveva illustrato alla moviola i trucchi che un “guaritore” usava per operare a mani nude, tirandosi su le maniche con un gesto da prestigiatore ottocentesco, ha “duplicato”, usiamo le sue appropriate parole, l’operazione. Anche lui ha operato a mani nude rendendo l’effetto simile a quello del “guaritore”: senza aiutante, solo con la sua abilità frutto, dello studio che un uomo di spettacolo sa darci. Noi a questo punto non possiamo altro che affiancarci a Silvan per denunciare la mistificazione. Per i malati psicopatici altre cure più valide e meno onerose possono sostituirsi ai trucchi dei “guaritori” delle Filippine. Ma oltre a noi tutta la Società, che ha avuto aperti gli occhi deve ringraziare Silvan. Sicuramente queste nostre righe daranno inizio a molte discussioni. Saremmo contenti se del fatto se ne parlasse in futuro nelle nostre riunioni. Ci sembra, a fianco di Silvan, di lanciare una sfida. Siamo curiosi di vedere chi la vuole raccogliere. Avanti “guaritori”, vi attendiamo al varco!
Tratto da Vittorio “Victor” Balli e Gianni Pasqua “Roxy”,
“I guaritori” in Il prestigiatore moderno, 5 (1977).
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