Ti piacciono le cacce al tesoro? Quella di oggi inizia su Twitter. Ecco il primo indizio:

Si tratta del profilo di Kristen Grove, la nota deejay americana che da anni con Kris Reichert forma il duo Kris & Kris. Kristen ha condotto trasmissioni radiofoniche e televisive ed è attualmente impegnata con il programma Kris&Love su Radio105. È un’artista dai molteplici talenti; ha lavorato come modella ed è Editorial Director del sito buonenotizie.it, ma si occupa anche di produzioni musicali: nel 2005 inciso l’album – “The gate is open”, un disco che coniuga visioni romantiche e atmosfere dalla “morbidezza eterea”, come le ha definite Paola Andreoni.

È utile tenerlo a mente cliccando sull’avatar che Kris ha messo sul suo profilo Twitter.

L’avatar di Kristen Grove su Twitter.

La deejay americana è ritratta in un luogo strano, dai richiami medievali. Un villaggio lontano dai riflettori, ma nel cuore di milioni di appassionati. Un edificio fotografato migliaia di volte, ma sempre da un’altra angolazione. Kristen ha preferito salirvi per assaporare il vento tra i merli di pietra. Si chiama “torre della Maddalena” e l’ha fatta erigere uno dei personaggi più misteriosi dello scorso secolo: don Bérenger Saunière. Le montagne sullo sfondo sono i Pirenei, e Kristen è a Rennes-le-Château sulle tracce di un tesoro.

Alla fine dell’Ottocento, don Saunière era parroco del villaggio francese. Amante della bella vita e degli agi, era un personaggio chiacchierato. Si mormorava di una sua relazione amorosa con Emma Calvé, la cantante d’opera più nota dei suoi tempi. Forte di un gigantesco patrimonio, accumulato in modi enigmatici, spese un capitale per ristrutturare la parrocchia ed erigere costruzioni il cui sfarzo contrastava con le casupole circostanti. Sospeso dalle funzioni religiose dall’autorità ecclesiastica, non svelò mai l’origine dei fondi usati per i lavori. In paese si mormorava che avesse trovato un tesoro: lo stesso che, ancora oggi, centinaia di migliaia di visitatori ogni anno cercano alle pendici della collina su cui sorge il paese.

La torre della Maddalena fatta erigere dal sacerdote miliardario.

Ma di che tesoro si tratta? In origine si credeva fosse l’oro dei Templari o forse il tesoro della corona di Francia. Gli appassionati di Indiana Jones ipotizzavano si trattasse della menorah ebraica, il candeliere a sette braccia di re Salomone. Gérard de Sède lo descrisse come un “tesoro maledetto”, in grado di uccidere chi si fosse avvicinato troppo: Saunière aveva riportato in superficie l’Or du Diable, l’oro del diavolo. Finché tre autori inglesi conclusero che il parroco aveva trovato un documento esplosivo: il certificato di matrimonio di Gesù e Maria Maddalena. Dan Brown racconterà la vicenda sulle pagine del suo romanzo più famoso e Il codice Da Vinci venderà più di 30 milioni di copie. Non male per una storia nata da un umile parroco di paese!

Kristen è arrivata a Rennes-le-Château attraverso un percorso fatto di incredibili coincidenze. Ne ha visitato il museo da me realizzato nel 2009, ospitato nei locali dove visse e operò il parroco miliardario. Poi è entrata nel sancta sanctorum: la chiesa del villaggio, un’enorme mappa del tesoro tridimensionale, dove ogni dettaglio è un indizio. Qui ne ha respirato la magia, all’incrocio tra le milioni di storie che qui si incontrano e si mescolano. Qui è stata testimone di un esercizio di mindfulness collettiva: in questo luogo, ognuno dei visitatori esce dallo stato di apatia per accedere a una condizione di attenzione vigile: ogni decorazione, ogni anomalia, ogni iscrizione potrebbe contenere il Segreto dei Segreti, la chiave che risolve l’enigma. Qui il suo interesse per il ruolo della donna nella storia dell’Occidente ha tratto linfa dalla sterminata letteratura che vede, in Maria Maddalena, una figura vicina al divino che – a differenza della Madonna – non ha rinunciato alla propria sessualità e alla propria indipendenza. Qui ha incontrato persone in cerca di esperienze spirituali, pronte a trascendere la dimensione archeologica della vicenda per cogliervi dimensioni più alte.

Al suo ritorno, incontrandoci a Milano, ci siamo scambiati le rispettive storie. Usando un’espressione coniata da Ferdinando Buscema, ho raccontato a Kristen le incredibili “esperienze magiche” che si vivono – sin dagli anni Sessanta – nella chiesa dedicata a Santa Maddalena. Lei mi ha confidato di averla visitata una seconda volta in sogno, rivedendola immersa in quella “morbidezza eterea” che già aveva ispirato le sue melodie, ma anche ricevendone rivelazioni per le quali avvertiva una profonda gratitudine. Non era tornata dalla Francia con una vecchia e puzzolente reliquia, ma con un tesoro dal valore infinitamente più grande. (1)  E sì: secondo lei, “esperienza magica” era l’espressione giusta per definire quel che aveva vissuto.

In quei giorni stavamo lavorando al libro L’arte di stupire (Sperling&Kupfer 2014), un manuale per progettare esperienze magiche ispirate a quella vissuta da Kristen. È stato naturale, conclusa la sua scrittura, condividere in anteprima con lei il nostro lavoro, che alla mindfulness e al tesoro di Rennes-le-Château dedicava uno dei capitoli centrali.

Dopo averlo letto, Kristen ha usato queste parole per descriverlo:

L’arte di stupire è un libro insolito, che attinge a quella stessa energia che muove le stelle e le fa cadere per esaudire i desideri. La paura e l’incertezza diffuse dai media ostacolano il volo dell’Immaginazione. Allo stesso tempo, emergono nuove tecnologie che restituiscono forza e vigore all’immaginario, aprendo strade inedite. “Stupire” è una di queste strade. Stai per imbarcarti in una lettura che ridefinirà il tuo centro e fornirà alla tua esistenza una preziosa bussola. La destinazione? Il tuo “sé” più autentico.

Da sinistra: Ferdinando Buscema, Kristen Grove e me.
Fotografia tratta dal blog di Kris & Kris.

Per saperne di più…

L’arte di stupire sarà in tutte le librerie dal 1° aprile 2014. Clicca qui per leggerne in anteprima un brano.
Clicca qui per seguire Kristen Grove su Twitter.
Clicca qui se vuoi fare una visita virtuale di Rennes-le-Château.
Clicca qui se vuoi visitare la controparte virtuale del museo Bérenger Saunière.
Clicca qui per scaricare gratuitamente due annate della rivista Indagini su Rennes-le-Château che ho curato dal 2006 al 2008.


Note

1. Dopo aver letto questo post, Kristen si è chiesta perché mancasse l’accento sulla “e” nel titolo: «Kristen… è il tesoro di Rennes-le-Château»!

Tutti i post sono distribuiti con Licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0