Michela Murgia ha dedicato al mio documentario “Donne a metà” la sua rubrica Visto da Michela sul numero 26 del settimanale Donna Moderna. Qui di seguito la sua recensione.
Anche se magari non vi abbiamo mai assistito dal vivo, nell’immaginario di ciascuna di noi c’è un’idea abbastanza chiara di cosa sia uno spettacolo di magia. In decine di film abbiamo visto il mago col cilindro sbalordire un attonito pubblico con trucchi di illusionismo straordinari e incomprensibili, il culmine dei quali è sempre il numero della donna segata in due. Come si fa a tagliare una donna in due? Mariano Tomatis, giovane illusionista dei nostri giorni, questa domanda se l’è sentita fare molte volte prima di cominciare a chiedersi se il pubblico capisse che le donne che si fanno segare, inchiodare, seppellire o bersagliare dal lancio di coltelli sul palco sono altrettante protagoniste di simbolici femminicidi. Nel suo documentario “Donne a metà”, visibile gratuitamente su YouTube, l’illusionista racconta la verità sull’uso del corpo della donna sui palchi dell’illusionismo, un gioco macabro dove “al termine della rappresentazione la giovane sa che gli applausi sono per l’uomo. Lei è solo un oggetto di scena, un corpo da profanare per il divertimento di chi applaude. Lo strumento che conferma il potere di un uomo.” Guardatelo e diventerà irrilevante scoprire come si taglia una donna in due. Sarà più importante capire il perché.
Michela Murgia, “Visto da Michela” in Donna moderna, N. 26, 26.6.2013, p. 39.
• Il documentario “Donne a metà” con relativa trascrizione annotata.
• La recensione di Loredana Lipperini su Repubblica del 12 giugno 2013.
• Michela Murgia ha scritto con Loredana Lipperini L’ho uccisa perché l’amavo? Falso! (Laterza, Roma 2013), agile e brillante saggio sul femminicidio.
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