Accanto alle scienze classiche – come la matematica, la fisica e la biologia – esistono curiose discipline che si occupano di minuscole porzioni della realtà.

La “Sindonologia” dedica le sue attenzioni a un singolo oggetto: la Sindone di Torino. La “Renneologia” si limita ad approfondire le vicende che gravitano intorno al piccolo villaggio di Rennes-le-Château. La “Mostrologia” si occupa dell’intricato caso del Mostro di Firenze. Tali etichette nascono all’interno delle stesse discipline. Gli studiosi le usano per attribuirsi una certa importanza e nobilitare approcci che – spesso – hanno ben poco di scientifico.

Tra le varie “microscienze” ce n’è una che raduna gli appassionati di enigmistica e gli amanti del genere thriller: la Zodiologia.

Gli “zodiologisti” si dedicano a uno dei misteri polizieschi più intriganti degli ultimi decenni: la vera identità di Zodiac, il serial killer che, alla fine degli anni Sessanta, fece un numero imprecisato di vittime in California.

Il 1° agosto 1969 tre quotidiani di San Francisco ricevettero una lettera. L’autore si firmava Zodiac, e rivendicava tre omicidi avvenuti alcuni mesi prima. Le buste contenevano anche un crittogramma diviso in tre parti, che i giornali pubblicarono per offrire ai lettori la possibilità di decodificarli.

L’enigma fu risolto una settimana più tardi: il lungo e delirante messaggio faceva riferimento al piacere di uccidere esseri umani, e si concludeva con 18 lettere che non vennero mai decodificate:

I LIKE KILLING PEOPLE BECAUSE IT IS SO MUCH FUN IT IS MORE FUN THAN KILLING WILD GAME IN THE FORREST BECAUSE MAN IS THE MOST DANGEROUE ANAMAL OF ALL TO KILL SOMETHING GIVES ME THE MOST THRILLING EXPERENCE IT IS EVEN BETTER THAN GETTING YOUR ROCKS OFF WITH A GIRL THE BEST PART OF IT IS THAE WHEN I DIE I WILL BE REBORN IN PARADICE AND ALL THE I HAVE KILLED WILL BECOME MY SLAVES I WILL NOT GIVE YOU MY NAME BECAUSE YOU WILL TRY TO SLOI DOWN OR ATOP MY COLLECTIOG OF SLAVES FOR MY AFTERLIFE EBEORIETEMETHHPITI

Zodiac proseguì nella sua attività criminale, rivendicando gli omicidi tramite lettere indirizzate ai giornali; ognuna si chiudeva con una strana firma: ⊕, un cerchio su cui era tracciata un croce.

L’8 novembre 1969 il serial killer spedì un secondo crittogramma, che però non venne mai decifrato:

Il 20 aprile 1970, su un biglietto, scrisse: “Il mio nome è” seguito da una sequenza di 13 simboli.

Per tenere il conto delle vittime, che fino a quel momento erano dieci, al fondo della lettera compariva il punteggio di una partita giocata contro il dipartimento di polizia di San Francisco (SFPD):

⊕ = 10, SFPD = 0

Uno dei messaggi più strani fu spedito il 26 giugno 1970 al San Francisco Chronicle. Su una mappa della baia di San Francisco, Zodiac tracciò la sua firma come se si trattasse di un mirino puntato sul Mount Diablo:

In alto a destra Zodiac scriveva:

Lo 0 deve essere rivolto verso il nord magnetico.

Su un biglietto allegato, il serial killer scrisse:

Usata insieme a questo codice, la mappa vi dirà dove ho messo la bomba. Avete tempo fino a questo autunno per trovarla.

Un mese dopo, Zodiac fornì un nuovo indizio alla polizia:

Il codice del Mount Diablo riguarda i Radianti. [???] pollici lungo i radianti.

Prima della parola “pollici” comparivano alcuni strani segni indecifrabili.

Quello a sinistra sembrava un segno + o forse un numero 4. A destra si intravedeva un simbolo #. In basso compariva la punta di una freccia. La mappa e i due enigmi correlati accesero la fantasia di decine di numerologi improvvisati, che proposero le più curiose teorie. Uno di questi si chiamava Gareth Penn.

Citando la land art, le linee di Nazca e le ley line inglesi, Penn riteneva che Zodiac stesse cercando di tracciare, con i suoi delitti, la sua firma sulla baia di San Francisco. Solo osservandola dall’alto si sarebbe rivelata nella sua interezza. Senza nascondere una certa stima per l’assassino, Gareth Penn riteneva che Zodiac fosse addirittura un artista:

Lui ha trovato la forma d’arte definitiva. Altri artisti hanno cercato di creare opere che si allontanassero dalla normale prospettiva umana. Zodiac li ha certamente battuti tutti.

Secondo il numerologo, esisteva una prova matematica dell’esistenza di un tale progetto criminale. Appoggiando un foglio trasparente alla mappa, aveva tracciato con un pennarello due linee che formavano un angolo pari a un radiante (poco più di 57°). Centrando il vertice sul Mount Diablo, Penn aveva ruotato il foglio in modo che una delle due linee incrociasse il luogo del primo omicidio di Zodiac: il parcheggio del golf club Blue Rock Springs di Vallejo. Racconterà il numerologo:

Fu come se una tonnellata di mattoni mi cadesse addosso. L’altra linea attraversava il quartiere Presidio Heights di San Francisco, dove l’11 ottobre 1969 Zodiac aveva ucciso un tassista. Fu la più scioccante esperienza della mia vita. In quel preciso istante, ho capito con chi avevamo a che fare.

Era questa la soluzione del codice geografico di Zodiac? Nonostante l’entusiasmo del numerologo, è difficile ritenere sensata la sua ipotesi. Il serial killer aveva spedito la mappa per annunciare una bomba, che però non venne mai scoperta né rivendicata; non c’era alcun riferimento a uno schema legato ai suoi delitti. E perché colpire in luoghi che si trovano a distanza diversa dal monte Diablo, se il suo obiettivo era quello di tracciarvi un simbolico cerchio intorno? Zodiac, inoltre, nel suo messaggio parla sempre di “radianti” al plurale, e mai di un singolo radiante.

L’ultima lettera ad annunciare il risultato della drammatica partita in corso fu spedita il 29 gennaio 1974: Zodiac scrisse che stava vincendo 37 a 0. Negli anni successivi, gli vennero attribuiti altri delitti e altre lettere, ma se continuò a colpire nell’ombra, di sicuro interruppe la serie di enigmi rivolti alla polizia. A quasi quarant’anni di distanza dai primi omicidi, in alcune giurisdizioni della California le indagini sono ancora aperte.

Il caso di Zodiac è ufficialmente irrisolto, e il miscuglio tra gli elementi più truculenti e quelli sfacciatamente ludici ha generato la bizzarra scienza della Zodiologia. Molti “zodiologi” sono convinti di avere scoperto l’identità dell’assassino, e trovano nei suoi lunghi messaggi tutti gli indizi che confermano le proprie teorie. Su Internet sono decine le pagine dedicate alle ipotesi più astruse, tutte accomunate da un uso allegro (e ben poco rigoroso) della matematica e della criptoanalisi. I toni usati sono quelli tipici del sottobosco complottista, e gli argomenti simili a quelli degli appassionati di UFO e archeologia misteriosa.

I curatori di zodiologists.com hanno messo a disposizione molti crittogrammi firmati da Zodiac, offrendo agli “zodiologisti” ore e ore di piacere enigmistico.

Il progetto MK Zodiac è tra i più aggiornati sull’argomento.

Il sito thezodiacmansonconnection.com suggerisce un collegamento tra gli omicidi di Charles Manson e quelli di Zodiac.

Gli archivi dell’FBI offrono svariate raccolte di documenti sul caso in formato PDF(1) 

Nel 2007 alle vicende del serial killer David Fincher ha dedicato il film Zodiac.


Note

1. L’FBI cerca aiuto per risolvere anche il crittogramma ritrovato in tasca a Ricky McCormick nel 1999.

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