Qualche giorno fa raccontavo che il primo ipertesto della storia ha più di quattro secoli: lo crea nel 1607 Andrea Ghisi, un nobile veneziano appassionato di magia. Contiene poche parole e moltissime immagini, perché il suo scopo principale non è quello di raccontare una storia: il libro, infatti, consente di leggere nel pensiero.
Quattocento anni dopo la sua pubblicazione, l’ipertesto analogico di Ghisi diventa digitale, grazie a questa mia ricostruzione.
Fatti leggere il pensiero da un nobiluomo vissuto all’epoca di Galileo Galilei.
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