Condividere qualcosa è pericoloso, perché la generosità è contagiosa. Qualche mese fa mi scrive Davide Rubat Remond: colleziona libri di magia e – dopo aver ha scoperto la Biblioteca Magica del Popolo – vuole mettere a disposizione il suo tesoro; regala quindi due libri e un catalogo alla Biblioteca. Per non essere da meno, Alex Rusconi decide di condividere allo stesso modo alcuni pezzi della sua collezione su Fregoli e un catalogo di Romanoff. Darus fa lo stesso con una vecchia pagina magica de La Settimana Enigmistica e Sergio Testini, quando lo viene a sapere, recupera la sua collezione di riviste di fine Ottocento che scannerizza in blocco: ora sono a disposizione di tutti. Roberto Revello un giorno sì e l’altro pure mi manda scansioni di libri di magia e Livio Cepollina fa lo stesso con vecchi ritagli tratti da riviste e rotocalchi degli anni Settanta. Una comunità spontanea, nata intorno all’idea che il sapere deve circolare ed è di tutti. Una valanga impossibile da fermare.

Il festival Stupire! di quest’anno è imperdibile per diversi motivi (vedi il programma). Tra le tante ragioni c’è Riccardo Rampini. Qualche mese fa, colpito dal crescente numero di illusionisti impegnati a condividere vecchi libri di magia, per non essere da meno scannerizza ventitrè Giuochi piacevoli di prestigio e destrezza (1934) trovati su una bancarella: intende regalarli alla comunità magica.

Giuochi piacevoli di prestigio e destrezza

Tip. Pennaroli, Fiorenzuola d’Arda 1934.

Ma trovando tra quelle perle trucchi e astuzie risalenti a secoli fa, non si limita a recuperarne le suggestive descrizioni: come un novello Frankenstein, decide di restituire la vita a quel tesoro. Con le competenze dello storico dell’illusionismo, passa in rassegna decine di “libri di segreti” – veri e propri ricettari che univano la sperimentazione alla fantasia, la speculazione rivolta a tutti e quella esoterica, rappresentando uno dei primi tentativi di fare divulgazione scientifica e smarcarsi dall’alchimia per muoversi verso la più moderna scienza sperimentale.

Tra gli esperimenti proposti si ritrovano molti antenati dei più moderni giochi di prestigio. Il fascino sprigionato da quei magici e consunti volumi ci mette a confronto con una domanda stimolante: nel mondo d’oggi, dominato da Internet e dalle nuove tecnologie virtuali, è ancora possibile provare meraviglia davanti a giochi di prestigio che venivano eseguiti oltre cinque secoli fa? Per rispondere all’interrogativo, Riccardo Rampini lancia “Cosa Provata”, un progetto che riporta in vita gli antichi giochi e le “piacevolezze” che intrattenevano le piazze e le corti del Cinquecento.

In occasione del festival di Fontanellato, il 20 maggio 2018 alle ore 18.30 il progetto prenderà vita per la prima volta davanti al pubblico: con un approccio illusionistico-sperimentale – e utilizzando materiali e tecniche del tempo – l’illusionista piacentino riprodurrà effetti magici ormai dimenticati, dimostrando come le magie di un tempo siano ancora in grado di intrattenere e stupire il pubblico moderno. Perdersi l’appuntamento sarebbe un vero peccato!

Prenota il tuo posto: l’ingresso è gratuito

Un trucco che puoi provare tu stesso? Il “giuoco della candela” del 1934 è quello che il Mago Silvan presentava come “Levitazione della bacchetta magica”:

Se vuoi metterti a caccia di altre perle dimenticate, ecco alcuni dei libri e delle riviste condivise di recente nella Biblioteca Magica del Popolo grazie alla generosità di una comunità sempre più numerosa.

Manuale dei giuochi di prestigio e calcolo colle carte (1905)

Si tratta di un libro pubblicato a Milano, come si poteva facilmente intuire leggendo l’effetto descritto a pagina 11!

Colombo Nari

Manuale dei giuochi di prestigio e calcolo colle carte

Antonio Bietti e C., Milano 1905.

Giuocatore di magia, ovvero manuale di giuochi di prestigio e di destrezza

Attribuito al Cavalier Bosco, il libro fu pubblicato in occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte. Il secondo numero di magia descritto a pagina 55 (“Avendo una persona...”) può essere facilmente presentato come effetto di chiaroveggenza.

Bartolomeo Bosco

Giuocatore di magia, ovvero manuale di giuochi di prestigio e di destrezza i più piacevoli ed i più sorprendenti messi alla portata di tutti, da eseguirsi nelle riunioni colla massima facilità

Gennaro Monte, Napoli 1913.

La rivista “L’illusionista” dall’1 al 9

Sergio Testini ha trovato i primi nove numeri della rivista L’Illusionista (pubblicati tra il 1890 e il 1891) su una bancarella delle pulci di Genova. Ogni numero era composto di otto pagine e conteneva giochi di prestigio, recensioni teatrali, traduzioni di articoli, indovinelli e concorsi a premi.

Il numero 7 si apre con un interessante editoriale: perché un numero del giornale costa 30 centesimi, quando ha il numero di pagine di un periodico da 5 centesimi? Come oggi, la risposta è che il prezzo alto serve a bloccare chi è superficialmente interessato all’argomento. “Il nostro giornale non è per tutti” spiega il redazionale; il criterio scelto per distinguere tra chi può e chi non può conoscere il segreto non prende in considerazione alcun merito artistico, atteggiamento etico o livello di professionalità: la conoscenza è riservata ai più ricchi.

L’illusionista

N. 1, Genova, 1890.

Come si diventa prestigiatore (1923)

“Ipnotismo di prestigiatore” – il diciassettesimo giuoco a pagina 97 – è un classico effetto di mentalismo che può essere presentato con enorme successo ancora oggi – per esempio facendo scegliere “casualmente” un numero di cellulare.

V. Brockmann

Come si diventa prestigiatore. Metodo spiccio per eseguire con successo una serie di giuochi di prestigio, sorprendenti, senza studio nè spesa

Societa Editoriale Milanese, Milano 1923.

Il libro magico di Bustelli

Il gioco a pagina 8 (“La mano magnetica”) era uno dei cavalli di battaglia di Gustavo Rol, che lo presentava con un martello. Ma quanto fa orrore l’immagine della donna fatta a pezzi, in alto a destra sulla pagina “L’arte di illudere”?

Ranieri Bustelli

Libro magico di Bustelli

Tipografia Valsecchi, Firenze 1936.

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