Amo le recensioni “esperienziali”. Scriverle costringe a fare proprio lo stile di un autore per riproporlo nella propria recensione – anticipando una parte dell’esperienza che si farà affrontandone la lettura.

Raccontare il romanzo di Georges Perec La disparition (1969) – che non presenta mai la lettera “E” – imporrebbe di evitare l’uso della stessa lettera (un libro non “eccellente” ma “fantastico”). Nel maggio 1994 Max Maven pubblicò su Magic un articolo in cui si difendeva dall’accusa di usare parole troppo difficili; “He Who Rags Last” si chiudeva con le parole:

I hope you will note that there are no long words in this essay; in fact, none is more than five lette
Spero che si noti il fatto che ho usato solo lemmi molto corti – e mai oltre le 5 lette

La rivelazione fa balzare sulla sedia il lettore, costringendolo a tornare sui suoi passi e ripercorrere il lungo articolo – che sin dal titolo presenta solo parole brevissime.

Nei giorni scorsi Alessia Donzelli ha fatto suo il consiglio di Marco Tempest, da me citato tra le pagine di Te lo leggo nella mente (Sperling & Kupfer 2013): quando crei, bando alla vaghezza, individua tre aggettivi e usali come linee guida per la tua opera. Nella sua recensione “esperienziale”, Alessia scrive:

Illuminante, interattivo e intrigante: ecco come descriverei “Te lo leggo nella mente” di Mariano Tomatis, Sperling e Kupfer Editori, se dovessi usare la tecnica dei tre aggettivi da lui suggerita in questo libro.
- Illuminante: spiega con estrema chiarezza cosa è – e soprattutto cosa non è – il mentalismo, partendo dalle sue basi storiche fino ad arrivare ai giorni nostri.
- Interattivo: questo è un libro che va assolutamente letto davanti a un pc, con una tab del browser aperta sul blog di Tomatis e una su youtube. A ogni richiamo – e ce ne sono davvero molti – di video o di autori, click! e si guarda la pagina internet relativa. È un’esperienza di lettura poco comune, ma che consiglio a tutti.
- Intrigante: un libro in cui un mentalista rivela alcuni trucchi e dà tutta una serie di suggerimenti, come può non esserlo?
(leggi il resto della recensione sul suo blog).

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