Il libro confessione del magnetizzatore
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Nel 1847, nei grandi magazzini parigini del Bazar Bonne-Nouvelle, F.A. Gandon presentava spettacoli di “seconda vista” con suo nipote Gouhénant. Per i soci di alcuni circoli scientifici “che si occupavano seriamente di magnetismo”, Gandon metteva in scena “esibizioni talmente incredibili […] che i membri di queste Società non avevano dubbi nell’attribuire quegli effetti al magnetismo”. Eppure, si trattava di esibizioni truccate. Due anni dopo, l’uomo si pente di aver ingannato tanti uomini di scienza e illustra i suoi trucchi in un dettagliato manuale pratico: un libro che “servirà a rendere meno credulo il pubblico, al cospetto di individui che si presentano come magnetizzatori ma producono i loro fenomeni usando convenzioni studiate in anticipo”.
François Antoine Gandon, La seconde vue dévoilée: Dernier coup porté aux sorciers et aux sortilèges, Paris 1849.
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